Consulente SEO Gianmarco Biancucci
Come arrivare primo su Google? Te lo stai chiedendo perché pensi che essere primi sul web ti farà avere più visibilità e quindi più potenziali clienti. Lasciati dire che stai sbagliando. I primi posti dei motori di ricerca hanno un senso se hai effettuato a monte uno studio dedicato al tuo target.
In molti mi contattano chiedendomi “come essere primi su Google?”. Quello che la maggior parte di loro ignora è che senza una strategia digitale efficace apparire primi su Google per una parola chiave che si pensa essere quella corretta è inutile. Peggio ancora, sarà una corsa contro competitors troppo forti che non potrai battere, ma questo lo capirai solo dopo aver bruciato un bel po’ di budget.
Questa guida ti farà comprendere il tuo segmento di mercato e ti aiuterà su come posizionare un sito ai primi posti. Essere primo su Google per le Keywords giuste, farà tutta la differenza tra un progetto che funziona o no. Cominciamo.
La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme delle attività che ti permettono di far comparire il tuo sito nei primi posti su Google, senza pagare per ogni clic. Non è magia. È metodo.
Google funziona come un enorme catalogatore: ogni volta che qualcuno cerca qualcosa (con un parola chiave) scansiona miliardi di pagine per mostrare quelle più rilevanti in risposta. Ma come decide cosa mettere al primo posto?
Ci sono più di 200 fattori (molti ignoti) che determinano l’apparire primi su Google, qui i principali:
In pratica, la SEO è l’arte di farsi trovare da chi ti sta cercando, nel momento giusto.
Solo dopo aver compreso come ragiona un motore di ricerca puoi iniziare a posizionare un sito ai primi posti Google, evitando errori costosi e strategie inutili.
Vuoi davvero arrivare in prima posizione su Google? Allora parti dal cliente. Ecco da dove cominciare:
Inizia con queste 3 domande:
Puoi anche usare questo strumento gratuito https://answerthepublic.com/it che inserendo la tua parola chiave principale, ti restituisce tutte le domande che si pongono gli utenti.
Inoltre, la barra di ricerca di Google (mentre scrivi la tua key principale) ti suggerisce alcune keywords ricercate più spesso.
Ancora, sempre su Google, sul fondo di ogni pagina (dopo aver inserito la tua query) trovi le ricerche correlate, anch’esse utili per capire meglio il tuo mercato di riferimento.
Esempio: facciamo finta che tu sia un commercialista di Milano
In questo caso il tuo potenziale cliente può cercare: commercialista Milano, commercialista + servizio specifico, commercialista esperto in + servizio o problema.
Parole semplici, dirette, come il linguaggio reale del tuo pubblico. Capire questo aiuta non solo a comparire primi su Google, ma ad esserci nel momento giusto, davanti alla persona giusta.
Cerca su Google la tua parola chiave principale.
Chi è nei primi posti motori di ricerca? Apri i primi tre risultati. Guarda:
Non devi copiare, devi capire perché sono lì. Spesso sono lì perché rispondono meglio a una domanda specifica o hanno contenuti più chiari e ordinati.
Per aiutarti puoi usare strumenti a pagamento come https://ahrefs.com/ o https://it.semrush.com/. Questi strumenti professionali per la SEO effettuano analisi competitors e ricerca di parole chiave (keyword research). Se li usi bene la prima posizione su Google sarà certamente più vicina.
Ti lascio un link per approfondire questi aspetti partendo da quella che io chiamo l’analisi SEO iniziale.
Per comparire primi su Google, il contenuto che crei deve essere utile, specifico e costruito attorno a ciò che le persone stanno davvero cercando. Prendiamo l’esempio del commercialista di Milano.
Parti da una keyword principale ben precisa, come ad esempio “commercialista regime forfettario Milano”.
Evita keyword generiche come “commercialista” o “consulente fiscale”, troppo ampie e competitive.
Una volta scelta, costruisci la pagina intorno a quella keyword:
Ricordati che scrivi per le persone e non per il motore di ricerca quindi evita frasi tipo “il tuo commercialista Milano professionale” è chiaramente una forzatura che al motore di ricerca non piace minimamente.
Niente fuffa. Il tuo testo deve rispondere in modo pratico.
Esempio:
Frasi brevi. Linguaggio chiaro. Parole concrete. Il tuo potenziale cliente non vuole leggere una lezione di diritto tributario. Vuole sapere se può risparmiare e come contattarti.
Esempio pratico:
“Aiuto freelance, liberi professionisti e startup ad aprire la partita IVA in regime forfettario. In 48 ore hai tutto pronto.”
Chiaro, credibile, concreto.
Inserisci una foto tua professionale o uno screenshot di una consulenza. Metti sottotitoli tipo:
Aggiungi link interni se hai una pagina su “apertura partita IVA” o “servizi contabili per startup”.
E magari un link esterno all’Agenzia delle Entrate solo se pertinente e utile.
Il tuo obiettivo è far restare l’utente sulla pagina, rispondere alle sue domande e fargli dire: “Ok, questo è il consulente giusto per me”.
Hai scritto una buona pagina, chiara e utile. Ora è il momento di darle la spinta SEO giusta per comparire primi su Google. Ecco come farlo in concreto. Anche qui, se vuoi saperne di più ti lascio il link dove trovi tutte le informazioni di approfondimento sulla SEO on page.
Prendi la tua keyword principale, in questo caso “commercialista regime forfettario Milano” e inseriscila nei punti strategici della pagina:
Occhio a non esagerare. Google penalizza chi riempie il testo di parole chiave a caso. Usale quando ha senso. Il tuo obiettivo è che l’utente capisca, non Googlebot.
Questi elementi sono le informazioni che compaiono a seguito della tua ricerca su Google. Sono i risultati che il motore di ricerca propone come riassunto della tua pagina. Da qui entra il tuo potenziale cliente.
Google non vuole solo contenuti utili. Vuole che il sito sia piacevole da usare. Ecco i 3 pilastri tecnici:
Se sistemi queste cose? Hai già superato metà della concorrenza. Se vuoi approfondire alcuni dei maggiori aspetti tecnici della SEO ti lascio un link di approfondimento sulla SEO tecnica.
Essere primo su Google non dipende solo da ciò che fai sul tuo sito. Conta anche chi parla di te online. In pratica, Google si fida di te se altri siti ti segnalano come riferimento. Ma devi farlo bene, senza scorciatoie. Anche qui ti lascio un approfondimento sulla SEO off page.
Un link da un sito affidabile vale più di 100 link da siti a caso.
Se sei un commercialista di Milano, punta a ottenere link da:
Ecco come fare:
Un link in contesto è una spinta reale per salire nei risultati di ricerca di Google.
Spesso trascurato, ma fondamentale: i link interni.
Hai una pagina sui “regimi fiscali per freelance”? Collega da lì la tua pagina “commercialista regime forfettario Milano”.
Così:
Usa anchor text descrittivi, non generici tipo “clicca qui”.
Esempio corretto: Scopri anche come funziona il regime forfettario per freelance.
La componente regime forfettario per freelance deve essere cliccabile e portare alla pagina in tema.
Evita come la peste:
Google è diventato bravissimo a riconoscere i link fasulli. E quando li trova, non solo li ignora, ma può anche penalizzarti.
Meglio avere 5 link buoni e naturali, che 50 fatti male.
Hai fatto tutto bene: hai creato contenuti utili, ottimizzato la pagina, ottenuto link. Ma ora viene la parte più importante: monitorare i risultati. Perché solo se sai cosa funziona, puoi migliorarlo.
Non servono software complicati.
Ecco 2 strumenti gratuiti che devi collegare al tuo sito web che ti dicono tutto:
Google ama i contenuti aggiornati. Se una tua pagina è ferma da mesi, probabilmente scenderà nei risultati.
Ogni 2‑3 mesi:
Hai una guida che porta traffico?
Fanne una versione aggiornata o più approfondita. Spesso basta poco per risalire.
Quando vedi che una pagina inizia a salire per parole simili, è il momento di espandere.
Esempio: la tua pagina su “commercialista regime forfettario Milano” inizia a posizionarsi anche per “apertura partita IVA Milano”?
Crea una nuova pagina dedicata. Linkala dalla precedente.
Così costruisci una rete di contenuti, ognuno focalizzato su una keyword specifica, ma tutti collegati tra loro.
Risultato: più traffico, più autorità, più visibilità sui motori di ricerca.
Mettiamola subito chiara: comparire primi su Google non è una cosa che succede in una settimana. E non succede solo perché hai pubblicato “un bel sito”. Serve pazienza, ma il ritorno è concreto e duraturo.
Google deve fidarsi di te. E la fiducia si costruisce nel tempo.
Anche se fai tutto bene – contenuti, link, struttura – prima di arrivare nei primi posti motori di ricerca passano almeno 3-6 mesi. In settori molto competitivi, anche di più.
Per questo è fondamentale:
Chi insiste e non molla, alla fine raccoglie. E spesso, chi è primo su Google ci resta per anni.
Se vuoi visibilità subito, puoi decidere di usare la pubblicità a pagamento. Ma solo se sai cosa stai facendo. Qui una guida approfondita per la gestione di campagne Google ADS.
Usalo per:
Non usarlo per “comprare la prima posizione” a caso. Spenderesti soldi inutilmente. E la prima posizione su Google a pagamento non è stabile, né credibile quanto quella ottenuta con la SEO.
Quando riesci a diventare primo su Google per le keyword giuste, il tuo sito non è più un biglietto da visita. Diventa una macchina da clienti.
Succede questo:
Non è un caso che chi è in prima posizione su Google riceve oltre il 70% dei clic rispetto agli altri risultati.
In breve: la SEO richiede tempo, ma trasforma il tuo sito in un asset che lavora anche quando tu dormi.
Se vuoi davvero essere primo su Google allora evita questi errori che possono rovinare tutto il lavoro fatto.
Ancora oggi molti credono che basti ripetere “come arrivare primo su Google” cento volte in una pagina per salire nei risultati. Falso.
Google è diventato intelligente. Capisce sinonimi, contesto, intenzione dell’utente.
Se scrivi per “il motore di ricerca” e non per chi legge, perdi entrambi.
Meglio usare la keyword principale una manciata di volte, in punti strategici (H1, URL, primo paragrafo) e arricchire con parole correlate come ad esempio:
Se copi, Google lo sa. E ti ignora.
Non basta riscrivere un paragrafo cambiando qualche parola. Devi portare valore reale. Il tuo punto di vista, i tuoi esempi, la tua esperienza.
Ad esempio, se sei un commercialista di Milano, racconta i problemi che affronti con i clienti, i casi reali, le soluzioni pratiche. Questo nessun altro può copiarlo.
Contenuto originale = posizionamento reale.
Link comprati tanto al KG, PBN, keyword stuffing. Tutto tempo perso.
Magari funziona per un mese, poi Google ti penalizza. E ti tocca ricominciare da zero.
La SEO è una maratona, non una sprint.
Vuoi comparire tra i primi su Google in modo stabile? Allora lavora su:
Chi fa le cose fatte bene, magari ci mette un po’ di più… ma poi ci resta. Se sei arrivato fino a qui ora sai cosa fare. Se invece ci sono dei punti non chiari o hai capito che non vuoi occuparti del posizionamento SEO del tuo sito web, puoi contattarmi per una prima consulenza SEO.