Consulente SEO Gianmarco Biancucci

Guida su come fare SEO su YouTube per aziende e professionisti

La guida per fare SEO su Youtube per la tua azienda è stata concepita con lo scopo di ottimizzare le performance dei tuoi video. In molti sottovalutano il canale Youtube come strumento per il proprio marketing digitale, mentre io lo ritengo estremamente potente. Ovviamente va integrato in un funnel di vendita.

Come consulente SEO una delle domande più frequenti che ricevo è “come fare SEO per YOU Tube e Google insieme?” Infatti ad oggi, sempre più spesso i tuoi video possono prendere posto nelle SERP (Search Engine Results Page) garantendoti anche traffico aggiuntivo da Google.

Questa guida SEO per Youtube passo passo ti aiuterà ad ottimizzare il tuo canale e darti le direttive per ogni video che deciderai di pubblicare. Inoltre ti supporta nella scelta delle parole chiave e analisi competitors. Cominciamo!

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Come funziona l’algoritmo di YouTube

Per capire come fare SEO su YouTube, bisogna prima comprendere come funziona il suo algoritmo. YouTube non è un semplice social: è un vero e proprio motore di ricerca video.

L’algoritmo valuta ogni contenuto in base a tre pilastri fondamentali:

 

Coinvolgimento

Like, commenti, iscrizioni, click sulle schede, tempo speso nel canale: tutti segnali che indicano quanto il tuo video interessa e coinvolge chi guarda.

 

Tempo di visione

YouTube premia i video che mantengono l’utente sulla piattaforma.
Ecco perché non conta solo il numero di visualizzazioni, ma quanti minuti ogni spettatore guarda realmente.

Per esempio, un video da 2 minuti guardato fino in fondo ha più valore di uno da 10 minuti chiuso dopo 30 secondi.

L’obiettivo è trattenere lo spettatore il più a lungo possibile e possibilmente, spingerlo a guardare un altro tuo video.

 

Ottimizzazione SEO

Titolo, descrizione, tag, thumbnail, parole chiave nel parlato: tutti elementi che permettono all’algoritmo di capire il contenuto e posizionarlo nelle ricerche o tra i consigliati.

 

Session time: come “prestare” autorevolezza

YouTube osserva anche la “sessione” di visione complessiva.

Se il tuo video è quello che inizia una lunga sessione (cioè l’utente guarda altri 3-4 video dopo il tuo), l’algoritmo premia il tuo contenuto.

 

Video suggeriti e Home personalizzata

YouTube non si limita a posizionare video nei risultati di ricerca.
La maggior parte del traffico oggi arriva da:

  • Video suggeriti (colonna a destra da desktop, o dopo il video da mobile)

  • Home page personalizzata (algoritmo basato sugli interessi dell’utente)

Vuoi comparire lì? Devi creare contenuti che mantengono alta la retention e stimolano il click (CTR).

 

Fattori che influenzano la visibilità nei consigliati

Ecco cosa analizza l’algoritmo per decidere se suggerire un tuo video:

  • Tasso di click (CTR)

  • Tempo medio di visione

  • Interazioni (like, commenti, iscrizioni)

  • Cronologia degli utenti simili

  • Frequenza di pubblicazione

Insomma, YouTube misura quanto sei rilevante e affidabile. E se piaci al suo pubblico, ti premia.

Ricerca e scelta delle keyword

Fare SEO su YouTube senza keyword è come girare un video nel deserto: nessuno lo troverà.
Il primo passo è quindi capire cosa cercano davvero le persone.

 

Dove trovare le keyword giuste

Hai tanti strumenti a disposizione (anche gratuiti) per scoprire le query più cercate su YouTube. Ecco i più efficaci:

  • Suggerimenti di YouTube: digita una parola nella barra di ricerca e osserva gli auto-completamenti.

  • Google Trends: seleziona la modalità “YouTube Search” per filtrare i trend video.

  • TubeBuddy e VidIQ: plugin che analizzano i volumi e la competizione.

  • Keywords Everywhere: ottimo per stimare il traffico potenziale.

Il segreto? Non limitarti a “Come fare SEO su YouTube”, ma esplora anche le varianti correlate, come:

  • Come indicizzare un video su YouTube

  • Come ottimizzare un canale YouTube

  • Come essere visibile su YouTube

Più sei specifico, più avrai chance di posizionarti velocemente.

 

Come valutare una keyword

Trovare una keyword è facile. Sceglierla bene, no.

Ecco i tre fattori da considerare prima di usarla:

  • Volume: quante persone la cercano ogni mese?

  • Pertinenza: rispecchia davvero il contenuto del tuo video?

  • Competitività: quanti e quali video sono già posizionati?

Evita keyword con volumi enormi e altissima concorrenza, soprattutto all’inizio. Meglio essere primo su una nicchia, che invisibile su una parola troppo generale.

 

Intento di ricerca: tutorial, info o intrattenimento?

YouTube intercetta tre grandi intenzioni di ricerca:

  1. Tutorial (es. “Come ottimizzare un video per YouTube”)

  2. Informazione (es. “Cos’è la SEO di YouTube?”)

  3. Intrattenimento (es. vlog, challenge, reaction)

Il tuo obiettivo è allinearti perfettamente all’intento. Un titolo tecnico per un video comico? Scelta sbagliata.
Un tutorial senza valore pratico? Sarà ignorato.

 

Strategie low competition e keyword long tail

Se sei agli inizi, punta su keyword long tail: frasi più lunghe, più specifiche e meno competitive.

Per esempio, invece di “SEO YouTube”, potresti usare:

  • Come migliorare la SEO su YouTube nel 2025

  • Come indicizzare il proprio canale YouTube passo passo

  • Come aumentare il numero di iscritti su YouTube in modo organico

Così intercetti un pubblico più mirato, con più probabilità di cliccare e iscriversi.

Ottimizzazione on-page del video

Hai trovato la keyword perfetta? Bene. Ora devi istruire l’algoritmo, spiegandogli esattamente cosa contiene il tuo video.

Per farlo, lavora su questi 4 elementi fondamentali.

 

Titolo del video

Il titolo è il primo elemento che determina il click o lo scroll.
Ecco cosa deve contenere:

  • Keyword principale all’inizio (es. “Come ottimizzare un video su YouTube”)

  • Valore chiaro per chi legge

  • Una CTA implicita, tipo: “…senza usare tool a pagamento”

Evita titoli vaghi come “Come fare meglio su YouTube” e punta su frasi concrete, ad esempio: “Come posizionare un video su YouTube in 3 step (senza spendere un euro)”

YouTube valuta anche il tasso di click (CTR). Un buon titolo + buona miniatura = + visibilità.

 

Descrizione

Molti la ignorano, ma la descrizione è oro puro per il posizionamento.

Organizzala così:

  • Prime 2 righe: sintesi efficace e ricca di keyword (visibile subito)

  • Corpo: timestamp, link utili, CTA verso altri video o canali social

  • Fine: hashtag coerenti, max 15 (YouTube ne considera solo i primi 3)

 

Metadati e file

YouTube analizza tutto, anche ciò che non vedi.

  • Rinomina il file del video prima di caricarlo, usando la keyword (es. ottimizzare-video-YouTube.mp4)

  • Scegli la categoria più adatta

  • Aggiungi tag semantici (es. SEO, visibilità, ottimizzazione video)

  • Inserisci hashtag coerenti, ma non forzati

Questi dettagli aiutano a classificare correttamente il contenuto, sia su YouTube che su Google.

 

Thumbnail

La miniatura è l’altro 50% del CTR.

Deve:

  • Essere coerente col contenuto

  • Usare colori vivaci e testo leggibile da mobile

  • Incuriosire, ma senza clickbait

Vuoi migliorare le performance? Fai test A/B con più varianti, usando strumenti come TubeBuddy.

Quando ottimizzi al meglio questi elementi, dai al tuo video una vera chance di essere visto, cliccato e guardato fino alla fine.

Struttura del contenuto per aumentare la retention

Puoi avere il miglior titolo e una miniatura perfetta, ma se il tuo video non trattiene lo spettatore, YouTube smetterà presto di promuoverlo.

Ecco come strutturare il contenuto per massimizzare la retention.

 

Hook nei primi 15 secondi

I primi 15 secondi sono decisivi.

L’obiettivo è uno: far capire subito che vale la pena restare.

Esempio concreto:

“In questo video ti mostro come ottimizzare un video per YouTube e aumentare le visualizzazioni in meno di 10 minuti. Senza tool a pagamento.”

Evita intro lunghe o inutili. Vai dritto al punto.

 

Sequenza ideale: introduzione > valore > CTA

Struttura i tuoi video così:

  1. Introduzione chiara e breve (cos’è, a chi serve, cosa impareranno)

  2. Contenuto di valore, suddiviso in punti chiari

  3. Call to action finale: iscrizione, link, altro video da guardare

Questa sequenza funziona perché accompagna lo spettatore dall’interesse iniziale alla decisione finale.

 

Stimoli visivi: tagli, suoni, effetti

YouTube non è un libro. Il video deve cambiare frequentemente scena per mantenere viva l’attenzione.

Usa:

  • Zoom, transizioni, testi a schermo

  • Effetti sonori e cambi di ritmo

  • Inquadrature diverse

Ogni 7-10 secondi, qualcosa deve “muoversi” visivamente. È così che mantieni l’attenzione fino alla fine.

 

Keyword nel parlato e sottotitoli

L’algoritmo analizza anche l’audio del tuo video.

Se pronunci le parole chiave nel parlato (es. “Come indicizzare i video su YouTube”), YouTube capisce meglio di cosa tratti — e ti mostra a un pubblico più pertinente.

Aggiungi anche i sottotitoli automatici o personalizzati: migliorano l’accessibilità e rafforzano la SEO.


Un contenuto ben strutturato non solo trattiene, ma spinge l’utente a guardare altri tuoi video, aumentando la sessione totale. E questo ti rende un creatore “di fiducia” per l’algoritmo.

Ottimizzazione del canale YouTube

YouTube non valuta solo i singoli video, ma anche la qualità complessiva del tuo canale.

Un canale ben strutturato migliora:

  • posizionamento nei risultati

  • frequenza di visualizzazione

  • iscrizioni spontanee

Vediamo come ottimizzarlo in ogni sua parte.

 

Playlist strategiche

Non sottovalutare le playlist: sono vere e proprie strutture SEO interne.

Organizza i tuoi contenuti così:

  • Video pillar: contenuti principali su un tema centrale (es. “SEO YouTube”)

  • Video di approfondimento: guide specifiche, casi studio, tool, errori da evitare

Ogni playlist dovrebbe avere:

  • Titolo ottimizzato con keyword

  • Descrizione coerente e utile

  • Ordine logico per guidare l’utente da A a Z

 

Presentazione del canale

La tua homepage YouTube deve parlare chiaro: chi sei, cosa offri, a chi ti rivolgi.

Ottimizza:

  • Trailer del canale: breve, diretto, con CTA finale

  • Sezioni personalizzate: dividi i contenuti per argomenti

  • Descrizione canale: inserisci keyword come ottimizzazione video, SEO YouTube, visibilità organica

Vuoi una dritta? Guarda come si presentano i creator top nei tuoi settori. E prendi spunto.

 

Schede informative

Le schede (le “i” che compaiono in alto a destra) sono perfette per:

  • collegare video correlati

  • suggerire risorse esterne

  • spingere gli utenti su landing page o iscrizioni

Inseriscile nei momenti di calo di attenzione, per riattivare l’interesse.

 

Schermate finali

I 20 secondi finali sono oro puro. Usali per:

  • mostrare altri due video pertinenti

  • invitare all’iscrizione

  • spingere verso una playlist

Puoi farlo manualmente o lasciare che YouTube suggerisca (ma ti consiglio la modalità manuale, più controllabile).

 

Coinvolgimento e Community

Una SEO vincente su YouTube passa anche dal coinvolgimento umano.

  • Chiedi nei video di commentare con una domanda precisa

  • Rispondi ai commenti in modo personale

  • Usa la scheda “Community” per sondaggi, aggiornamenti, anticipazioni

YouTube ama i canali attivi e interattivi. Se la community cresce, crescerà anche la tua visibilità organica.

Come posizionare i video su Google

Sai qual è il colpo da maestro per chi fa SEO su YouTube?

Apparire nei risultati di Google.

Sì, perché Google mostra sempre più spesso video YouTube nella SERP, soprattutto per ricerche come:

  • “come fare…”

  • “tutorial…”

  • “spiegazione di…”

Se riesci a piazzarti lì, puoi intercettare milioni di ricerche extra, anche da chi non usa YouTube attivamente.

Ecco come fare.

 

Differenze tra ranking YouTube e Google

YouTube lavora molto su coinvolgimento e watch time.
Google, invece, vuole capire rilevanza e autorevolezza.

Quindi per posizionarti su Google devi:

  • usare keyword esattamente come vengono cercate

  • scrivere descrizioni più testuali e informative

  • ottenere link e segnali esterni

 

Embedding su blog, landing page, articoli

Uno dei modi migliori per spingere un video nelle SERP è inserirlo in pagine del tuo sito.

Per esempio:

  • Articoli di blog (con testo che spiega il video)

  • Landing page con focus SEO

  • Pagine FAQ

Più contesto e testo fornisci intorno al video, più Google lo comprende e lo valorizza.

 

Schema markup, snippet, microdati

Se hai un sito, aggiungi schema.org/VideoObject ai tuoi articoli che contengono video.
Questo aiuta Google a:

  • capire che c’è un video

  • mostrarlo con anteprima, durata, titolo

Risultato? Più visibilità in SERP e un look professionale.

 

Bonus: link in entrata per migliorare visibilità su Google

I link funzionano anche per i video.

  • Condividi il link YouTube in guest post

  • Inseriscilo in newsletter o forum di settore

  • Condividilo su social e community tematiche

Ogni link è un segnale positivo per Google. E se arriva da fonti affidabili, migliora il ranking del tuo video anche fuori da YouTube.

In breve: Google e YouTube vanno integrati. Se vuoi davvero scalare con la SEO video, devi pensare ai tuoi contenuti come hub multicanale.

Shorts, autorevolezza e promozione

Hai poco tempo ma vuoi aumentare la portata dei tuoi contenuti?

La risposta è: YouTube Shorts.

Video verticali, massimo 60 secondi. Leggeri, dinamici, perfetti per acchiappare l’attenzione mobile. E soprattutto: YouTube li sta spingendo fortissimo.

 

Come usare gli Shorts per aumentare la portata

Gli Shorts possono:

  • attirare nuovi iscritti

  • rilanciare contenuti lunghi (se usati come “teaser”)

  • aumentare le visualizzazioni anche su video già pubblicati

Crea Shorts che mostrano:

  • anteprima di un video lungo

  • tips rapidi su un tema chiave

  • call to action chiara (tipo “Trovi la guida completa sul canale!”)

 

Costanza e frequenza: segnali di autorevolezza

YouTube “fiuta” i creator affidabili.

Pubblicare con costanza segnala:

  • impegno nel canale

  • fiducia degli utenti

  • qualità continuativa

Non serve pubblicare ogni giorno, ma crea un ritmo regolare: es. ogni lunedì o 2 volte a settimana.

 

Collaborazioni, menzioni, scambio pubblico

La crescita più veloce arriva quando ti fai conoscere da altri pubblici.

Ecco come:

  • Collabora con creator del tuo settore

  • Partecipa a video, interviste, live

  • Fatti menzionare in contenuti esterni (blog, podcast, social)

L’algoritmo capisce che sei citato da fonti autorevoli e spinge anche i tuoi contenuti.

 

Fonti di traffico interno vs esterno

Ricorda: puoi ottenere traffico da due fonti principali:

  • Interno YouTube: suggeriti, ricerche, home page

  • Esterno: Google, blog, social, embed su siti

Ottimizzare entrambi ti dà più stabilità e più occasioni di crescita.

Sfrutta la scheda Community, i Shorts, i backlink e le newsletter per coprire ogni canale.

Analisi delle performance

Ottimizzare è solo metà del lavoro. L’altra metà è analizzare i risultati per capire cosa funziona e cosa no.

YouTube ti offre tutti gli strumenti per farlo, gratuitamente.

 

Metriche da monitorare

Non farti distrarre solo dalle visualizzazioni. Le metriche davvero utili sono:

  • CTR (Click-Through Rate): quanti clic riceve il tuo video rispetto a quante volte è stato mostrato.

  • Durata media di visualizzazione: misura la qualità del contenuto.

  • Spettatori unici: quanti utenti diversi hanno visto il tuo video.

  • Nuovi iscritti vs di ritorno: ti seguono o ti guardano una volta e scappano?

Punta a contenuti che portano iscritti e tengono alta l’attenzione.

 

Analisi in 3 fasi

Puoi dividere l’analisi in tre momenti:

 

Pre-click

  • CTR

  • Impressioni

  • Frequenza di “non mi interessa”

Durante

  • % media guardata

  • Minuto di drop-off

  • Commenti live, schede cliccate

Post-visione

  • Like

  • Commenti

  • Iscrizioni

  • Video visti dopo

Questa analisi ti aiuta a capire cosa modificare nel prossimo video: hook iniziale, lunghezza, CTA, argomento…

 

Strumenti di analisi

Oltre a YouTube Studio, puoi usare:

  • VidIQ: ottimo per confrontare performance tra video e canali simili

  • Social Blade: utile per benchmark e crescita degli iscritti

  • Google Analytics: se embeddi video sul sito, puoi vedere dove si fermano gli utenti

  • TubeBuddy: utile per tag, CTR e comparazioni nel tempo

Analizzare non significa solo guardare numeri, ma prendere decisioni concrete:
cosa migliorare, cosa replicare, cosa evitare.

Roadmap e consigli finali

Hai letto tutta la guida?

Perfetto. Ora è il momento di passare all’azione.

Ecco cosa fare, passo dopo passo, per iniziare a fare SEO su YouTube in modo serio ed efficace. 

 

Strategia editoriale: quanto pubblicare e con quale frequenza

Scegli un ritmo che puoi mantenere nel tempo.
Meglio un video ogni settimana costante per 3 mesi, che 5 video subito e poi il nulla.

Suggerimento:

  • 1 video lungo ogni settimana

  • 2 Shorts a supporto

  • 1 community post per coinvolgere

Questa combinazione ti permette di coprire ricerca, suggeriti e interazione

 

Le prime 24-48 h sono decisive

Appena pubblichi un video, l’algoritmo lo testa.

Se ottieni:

  • Buon CTR

  • Tempo di visione alto

  • Interazioni

YouTube lo spingerà a nuovi utenti.
Al contrario, lo “parcheggerà”.

Perciò, nei primi due giorni:

  • Promuovi sui tuoi canali

  • Interagisci nei commenti

  • Ricorda agli iscritti di attivare la campanella

 

Come costruire un piano editoriale efficace

  1. Scegli 3-4 temi centrali (es. SEO YouTube, crescita organica, tool)

  2. Crea pillars video lunghi e approfonditi

  3. Pianifica video brevi a supporto (Shorts, FAQ, commenti comuni)

  4. Inserisci un ciclo: tutorial, case study, lista, errore + soluzione

  5. Ogni 30 giorni: analizza e adatta

 

Tendenze future su YouTube

Occhio a questi trend nel 2025:

  • Shorts sempre più spinti

  • Live verticali per il mobile

  • AI e automazioni nei contenuti

  • Contenuti “AI-proof”: personalità, esperienze reali, storie autentiche

  • SEO video + SEO testuale integrate in ogni strategia

 

Fare SEO su YouTube non è complicato, ma serve metodo, costanza e analisi. Ora hai tutti gli strumenti per:

  • Ottimizzare i tuoi video e il tuo canale

  • Aumentare la visibilità su YouTube e Google

  • Portare traffico qualificato al tuo funnel

Mi auguro che questa Guida su come fare SEO su YouTube ti sia utile, se ti invece ti serve aiuto sai dove trovarmi.

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