Consulente SEO Gianmarco Biancucci

SEO on page: cos'è e come ottimizzare il tuo sito web

La SEO on page (anche detta SEO on site) è composta da numerosi fattori che descrivo di seguito. Questi una volta ottimizzati fanno si che il sito web sia scansionabile in modo corretto dai bot di Google e gli altri motori di ricerca. Inoltre, in questo modo si gettano le basi per creare un sito web ad alte prestazioni in grado di competere per ottenere posizionamenti in SERP che garantiscano l’acquisizione di traffico organico in target.

La SEO on-page racchiude tutte quelle attività che possono essere svolte autonomamente sul proprio sito web, quindi non vi sono costi qualora tu decida di caricarti di tutto il lavoro. Ora riporto le macro aree che dovrai trattare per l’ottimizzazione in ottica SEO. In alternativa, se cerchi supporto immediato, questa è la pagina del consulente SEO professionista.

Meta title

Ecco alcuni suggerimenti per scrivere una meta title ottimizzata per i motori di ricerca:

  1. Rendila rilevante per la keyword principale o le parole chiave della pagina. Ad esempio, per una pagina sulla SEO la meta title potrebbe iniziare con “SEO:…”.
  2. Punta all’efficacia. Ricorda che la meta title appare nei risultati di ricerca e deve attirare l’utente a cliccare sul tuo link. Usa un linguaggio chiaro e diretto.
  3. Cerca di raggiungere i 60 caratteri spazi inclusi, se possibile integra il nome del sito/brand alla fine.
  4. Usa sinonimi e varianti delle parole chiave principali per aumentare la rilevanza.
  5. Numeri e tioli sotto forma di domanda aiutano il CTR (click to rate).

Meta description

Ecco alcuni suggerimenti per scrivere una meta description ottimizzata SEO:

  1. Rispecchia l’argomento e gli obiettivi della pagina. La meta description dovrebbe fornire una rapida panoramica del contenuto della pagina.
  2. Include 1-2 parole chiave rilevanti, ma evita le ripetizioni. Le parole chiave sono importanti ma non devono dominare la descrizione.
  3. Limita la lunghezza a circa 155 caratteri, compresi gli spazi. Google ne visualizza circa 160, quindi è la lunghezza ottimale.
  4. Usa un linguaggio semplice e diretto, adatto ad un lettore umano. La meta description deve invogliare l’utente a cliccare sul tuo link.
  5. Includere eventuali call to action, come “Scopri di più” o “Leggi l’articolo”. Aiuta a coinvolgere l’utente.
  6. Includi sempre il nome del sito/brand alla fine. Aiuta a conferire autorevolezza e riconoscimento. Ad esempio:

 

  • Scopri come ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca. Guida SEO completa per migliorare il posizionamento – Nome brand
  • Tecniche e strategie per aumentare il traffico dai motori di ricerca. Leggi l’articolo per iniziare oggi – Nome brand

Url parlante

Ecco alcuni consigli per scrivere URL ottimizzati e “parlanti” in ottica SEO:

  1. Usa parole chiave rilevanti: gli URL dovrebbero contenere le parole chiave più importanti relative al contenuto della pagina. Aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio l’argomento della pagina.
  2. Usa separatori: trattini “-” o slash “/” per separare le parole nell’URL. Aiutano a migliorare la struttura e la leggibilità.
  3. Gli URL dovrebbero essere brevi e concisi (se riesci resta nei 115 caratteri spazi inclusi). Evita di includere informazioni inutili.
  4. Evita numeri e caratteri speciali: usa solo lettere minuscole, trattini e slash. 
  5. Usa sinonimi: puoi utilizzare sinonimi delle parole chiave principali per variare leggermente l’URL.

 

Esempi di url ottimizzati SEO:

  • Invece di:
    articolo1234.html
  • Meglio:
    cosa-e-la-seo-e-come-funziona.html

 

Struttura tag di intestazione H1, H2, e H3

Per ottimizzare le intestazioni (headings) da un punto di vista SEO, ricorda questi principi:

  1. Usa le intestazioni nella gerarchia corretta: h1, h2, h3 e così via. Questo aiuta Google a “capire” la struttura del contenuto.
  2. Includi le parole chiave principali nell’intestazione h1. Questa è l’intestazione più importante e dovrebbe riflettere l’argomento principale della pagina.
  3. Usa le altre intestazioni (h2, h3 ecc.) per titoli di sezioni rilevanti che possono includere parole chiave secondarie.
  4. Limita le ripetizioni all’interno della stessa intestazione. Google potrebbe penalizzare questo comportamento.
  5. Fai brevi ma significative le intestazioni. Lunghezze ottimali spazi inclusi:
  • H1: 55-70 caratteri
  • H2: 55-70 caratteri
  • H3: 55-70 caratteri

 

Non dimenticare che l’H1 è il titolo principale della pagina, l’H2 è un sottoinsieme dell’H1 e l’H3 è un sottoinsieme dell’H2.

Cta (call to action)

Ecco alcuni suggerimenti per ottimizzare le call to action da un punto di vista SEO:

  1. Usa parole chiave target: le parole usate nelle CTA dovrebbero includere le parole chiave principali. Questo attira l’attenzione dei motori di ricerca.
  2. Sii diretto e incentivante: descrivi chiaramente e in modo essenziale cosa otterrà l’utente facendo clic. Includi vantaggi concreti.
  3. Usa azioni di acquisizione diretta: azioni come “Scarica ora”, “Acquista subito” sono più efficaci di descrizioni generiche dal punto di vista SEO.
  4. Controlla la lunghezza ottimale: le CTA dovrebbero essere brevi e ricche di parole chiave rilevanti. Io solitamente non supero mai le 12 parole.

 

Ad esempio:

  • OTTIMA:
    Scarica ora la guida completa su come ottimizzare un sito web
  • BUONA:
    Scopri come ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca
  • MENO EFFICACE:
    Fai clic qui per ulteriori informazioni

Dati strutturati

Ecco alcuni suggerimenti per ottimizzare i dati strutturati da un punto di vista SEO:

  1. Aggiungi markup appropriati: utilizza marcatori come JSON-LD, Microdata o RDFa per contrassegnare i dati strutturati. Questo aiuta i motori di ricerca a “leggere” meglio i dati.
  2. Contrassegna elementi rilevanti: il titolo del prodotto, il prezzo, le specifiche chiave, ecc. I motori di ricerca possono così comprendere meglio il tuo contenuto.
  3. Usa lo schema appropriato: scegli lo schema più adatto per la tua tipologia di contenuti. Ad esempio, per un ristorante usa lo schema Restaurant, per un prodotto uso lo schema Product, ecc.
  4. Mantieni i dati aggiornati: assicurati che le informazioni strutturate siano sempre aggiornate e coerenti con il contenuto reale della pagina. I motori di ricerca puniscono i dati obsoleti.
  5. Ottimizza le parole chiave: includi parole chiave e frasi chiave rilevanti nei dati strutturati, ad esempio nella description dello schema.

 

Ad esempio, per una scheda prodotto:

<script type=”application/ld+json”>

{

“@context”: “http://schema.org”,

“@type”: “Product”,

“name”: “Nome Prodotto”,

“description”: “Descrizione prodotto rilevante”,

“image”: “https://www.example.com/prod.jpg”,

“offers”: {

“@type”: “Offer”,

“price”: “29.99”,

“priceCurrency”: “EUR”

}

}

</script>

 

In questo modo i motori di ricerca possono “vedere” le informazioni chiave sul tuo prodotto.

Ricorda: dati strutturati aggiornati, accurati e ottimizzati aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio i tuoi contenuti e possono migliorare il posizionamento.

Al termine verifica mediante il test dei dati strutturati di schema.org o Test dei risultati multimediali di Google.

Internal Linking

Ecco alcuni suggerimenti per ottimizzare i link interni da un punto di vista SEO:

  1. Crea link tematici: collega pagine che trattano un argomento simile o complementare. Questo aiuta Google a capire il tuo sito.
  2. Usa anchor text rilevanti: includi parole chiave o espressioni rilevanti nel testo dei link interni. Aiuta i motori di ricerca a comprendere il contenuto a cui punta il link.
  3. Distribuisci in modo uniforme: assicurati che i link interni siano distribuiti in modo uniforme tra le pagine affini del tuo sito. Evita squilibri.
  4. Collega le pagine più importanti: crea più link verso le pagine più rilevanti del tuo sito, ad esempio utilizzando menu e widget.
  5. Aggiorna i link rotti: controlla regolarmente i link interni e rimuovi quelli obsoleti per non penalizzare le pagine collegate.

Keywords research

Per condurre una efficace keyword research in ottica SEO è bene seguire questi passi:

  1. Definisci gli obiettivi: chiarisci che tipo di contenuto stai creando e quali risultati vuoi ottenere (traffico, vendite, lead…)
  2. Stila una prima lista di keywords: usando il tuo buonsenso, generatore di parole chiave (keyword planner) e analisi della concorrenza.
  3. Filtra e ottimizza la lista: verifica ricerche mensili, CPC (costo per click) difficoltà di posizionamento, rilevanza per il tuo pubblico target. Elimina le parole chiavi irrilevanti.
  4. Classifica le keywords: scegli le parole chiave più rilevanti che formeranno l’ossatura del contenuto e quelle “secondarie” da integrare.
  5. Aggiorna regolarmente la lista: le ricerche e le tendenze online cambiano, rivedi la keyword research ogni 3-6 mesi.
  6. Utilizza sinonimi e varianti: le diverse forme di una keyword possono aumentare la copertura e il posizionamento.
  7. Utilizza le keywords nel contenuto: ottimizza titoli, testi, url, meta tag e altri elementi rilevanti.
  8. Monitora le performance: osserva quali keywords portano maggior traffico e valuta se aggiornare la tua strategia, in questo la Search Console ti sarà molto utile.

Ottimizzazione immagini in ottica SEO

  1. Utilizza nomi di file descrittivi: Assicurati che i nomi dei file delle immagini siano descrittivi e contengano parole chiave rilevanti. Evita nomi generici come “IMG_1234.jpg”.
  2. Riduci le dimensioni dei file: Comprimi le immagini per ridurre i tempi di caricamento delle pagine senza sacrificare la qualità. Puoi utilizzare strumenti come TinyPNG.
  3. Scegli il formato giusto: Utilizza formati di immagine appropriati. JPEG è ottimo per foto e immagini complesse, PNG per immagini con trasparenze, e WebP per una migliore compressione senza perdita di qualità.
  4. Scrivi tag alt descrittivi: I tag alt devono descrivere accuratamente il contenuto dell’immagine. Questo aiuta i motori di ricerca a comprendere il contenuto e migliora l’accessibilità.
  5. Ottimizza il testo attorno alle immagini: Assicurati che il testo circostante sia rilevante e includa parole chiave pertinenti. Questo aiuta i motori di ricerca a contestualizzare l’immagine.
  6. Utilizza didascalie: Le didascalie possono migliorare l’esperienza dell’utente e sono lette dai motori di ricerca, quindi includi informazioni rilevanti e parole chiave.

Struttura menù di navigazione

Ecco alcuni suggerimenti per ottimizzare la struttura dei menu di navigazione da un punto di vista SEO:

  1. Usa parole chiave rilevanti: i link presenti nei menu dovrebbero contenere keywords relative al contenuto a cui puntano.
  2. Struttura a piramide: i menu principali dovrebbero riflettere le sezioni maggiori del sito, con sotto-menu per le pagine specifiche.
  3. Aggiorna i link interni: controlla regolarmente i link nei menu per rimuovere quelli rotti o obsoleti.
  4. Includi nei menu i link verso le pagine più importanti del sito per indicare la loro autorità.
  5. Le parole usate come testo degli anchor text dei link dovrebbero riflettere l’argomento della pagina a cui puntano.

Collegamento search console

Per ottimizzare il collegamento del tuo sito a Google Search Console ricorda questi punti:

  1. Creare un account Google: è necessario per accedere a Search Console. Usa un indirizzo email dedicato al tuo sito.
  2. Verifica l’account: per collegare il tuo sito web a Search Console devi verificarti come proprietario. Puoi farlo attraverso il file HTML, la proprietà Google Analytics o un file di verifica.
  3. Ottimizza la struttura URL: assicurati che le URL del tuo sito siano ben formattate, senza parametri e ottimizzate. Aiuta Google a mappare correttamente il tuo sito.
  4. Segnala URL mancanti: puoi segnalare a Google URL o pagine del tuo sito non ancora indicate, per favorirne l’indicizzazione.
  5. Monitora il traffico e valuta il rendimento delle pagine così da implementare altre keywords per intercettare più utenti.

Creazione e invio sitemap

Ecco alcune linee guida per creare e ottimizzare una sitemap in ottica SEO:

  1. Genera la sitemap: usa tool online o estensioni per creare una sitemap XML che elenchi tutte le URL del tuo sito.
  2. Aggiorna frequentemente la sitemap: quando crei nuovi contenuti, aggiorna la sitemap per includere le URL aggiuntive e indicizzarle correttamente.
  3. Include tutte le URL importanti: assicurati che la sitemap includa tutte le pagine che desideri vengano indicate.
  4. Usa filename significativi: usa nomi file come sitemap.xml, sitemap-pagine.xml, sitemap-prodotti.xml per differenziare le mappe.
  5. Carica la sitemap sul tuo sito: salva la sitemap nella root del tuo sito web e fornisci un collegamento a Google nella Search Console.
  6. Limita le dimensioni: Le sitemap XML hanno limiti di 50 MB o 50.000 URL. Se il sito supera questi limiti, valuta se tutti gli URL sono necessari. Se sì, dividi la sitemap in più file organizzati per categoria o tipo di contenuto.
  7. Crea un sitemap html da inserire con un link sul footer del tuo sito web.

Core web vitals

  1. Largest Contentful Paint (LCP): Riduci i tempi di caricamento del contenuto principale ottimizzando le immagini, usando il caching e migliorando la velocità del server.
  2. First Input Delay (FID): Migliora la reattività del sito riducendo il carico di JavaScript e utilizzando tecniche di pre-caricamento.
  3. Cumulative Layout Shift (CLS): Minimizza i cambiamenti di layout utilizzando dimensioni fisse per immagini e video, e caricando in modo asincrono gli annunci pubblicitari.
  4. Migliora la velocità del server: Utilizza un servizio di hosting veloce, CDN e riduci i tempi di risposta del server.

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